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"Il dolore va trattato non come un guizzo o una contrazione muscolare, ma come il grido di un’anima a cui un altro fratello, il medico, accorre con l’ardenza dell’amore, la carità." San Giuseppe Moscati

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Naso chiuso? Risolvi il problema con il laser

Naso chiuso? Risolvi il problema con il laser

Spesso una rinite cronica condiziona una cattiva respirazione, soprattutto notturna, provoca una alitosi, muco o catarro che fastidiosamente scende in gola o, in soggetti allergici, fastidiosi episodi di congestione nasale. Tali fenomeni non gravi per la salute condizionano invece molto la vita quotidiana.

Fino a pochi anni fa la soluzione proposta era l’intervento di settoplastica e la chirurgia  invasiva dei turbinati, un intervento per nulla “leggero” che richiede anestesia generale e tamponamento nasale. Oppure cure ricorrenti  con aerosol, spray nasali ed antistaminici o cortisonici  per via sistemica che devono essere fatti continuativamente per ottenere qualche benefico effetto.

Da alcuni anni abbiamo introdotto una nuova metodica di trattamento con laser a diodi a livello interstiziale sottomucoso  dei turbinati nasali. Questo intervento, che viene eseguito in anestesia locale in regime di day hospital e non richiede tamponamento nasale perché non provoca  sanguinamenti, ci ha ormai dato grande soddisfazione in più di 500 pazienti monitorati per 3 anni.

I Turbinati, presenti in entrambe le fosse nasali, sono tre formazioni ossee rivestite da mucosa che svolgono funzioni di riscaldamento, depurazione, umidificazione e regolazione del flusso dell’aria inspirata

Quando i turbinati inferiori aumentano di volume (ipertrofia), per cause allergiche specifiche -rinite allergica- o per cause non specifiche  come variazioni di temperatura o di umidità, impiego di farmaci o per variazioni ormonali -rinite vasomotoria-,  si determina il fastidioso quadro dell’ostruzione nasale. L’ostruzione nasale, con il perdurare delle cause scatenanti, può diventare irreversibile, accentuarsi durante la notte (la posizione sdraiata favorisce una ulteriore congestione dei turbinati) e può accompagnarsi ad altri sintomi, come rinorrea (naso che cola), starnutazione, prurito nasale, iposmia (diminuzione dell’olfatto), cefalea, russamento e apnee notturne. Una concomitante ipertrofia dei turbinati medi può restringere gli spazi di comunicazione tra fosse nasali e seni paranasali predisponendo alla comparsa di sinusiti. Allo scopo di migliorare la respirazione, le persone affette da naso chiuso spesso ricorrono all’utilizzo di spray nasali vasocostrittori, con un beneficio solo transitorio e un successivo ulteriore peggioramento per il sopraggiungere della rinite medicamentosa.

La terapia medica, basata sull’utilizzo di antistaminici, cortisonici per via nasale (spray) o per via sistemica, può risolvere solo le forme più lievi di ipertrofia dei turbinati e spesso in maniera non soddisfacente.

E così, nei casi di ostruzione nasale più marcata, si ricorre alla chirurgia che ha lo scopo di ridurre il volume dei turbinati ipertrofici e creare più spazio al passaggio dell’aria inspirata.Per la riduzione del volume dei turbinati si ricorre trattamento interstiziale sottomucoso dei turbinati mediante Laser. Tale tecnica, eseguibile in day hospital, è la più innovativa e indolore per il trattamento dell’ostruzione nasale da ipertrofia dei turbinati.

Dopo una visita ed alcuni accertamenti ( endoscopia nasale ed eventuale rinomanometria), sufficiente ad evidenziare l’ipertrofia dei turbinati che determina la riduzione dello spazio respiratorio, si può procedere con la riduzione dei turbinati mediante laser. L’intervento viene eseguito in anestesia locale per contatto (mediante cotone imbevuto con anestetico e senza iniezioni) e non è per nulla doloroso. Non viene eseguito alcun tamponamento nasale (vista l’assenza di sanguinamento), l’intera procedura dura 20-30 minuti ed il paziente può tornare a domicilio subito dopo l’intervento. L’asportazione dei tessuti avviene per vaporizzazione; ciò determina una cicatrizzazione rapidissima. In caso di necessità l’attività lavorativa può essere ripresa nella stessa giornata.

Autore – Dott. A. Franzetti (Otorinolaringoiatra)